La partita: Si gioca nel campo coperto, i Celts si presentano al completo, con anche Aldo recuperato. Il Bistrò si presenta come avversario abbastanza bene organizzato in campo, ma che non sembra creare enormi problemi ai Celts almeno ad inizio partita, dove i ragazzi in viola sembrano controllare abbastanza facilmente il campo, poi però si vede già qualcosa che non va, con attaccanti fuori dalla manovra, enormi sbavature e imprecisioni. I Bistrò intuiscono il momento positivo e si gettano in avanti, e prima trovano una buona occasione dove Ghirarz si fa trovare pronto, poi passano in vantaggio con una azione dove la difesa rosa ha qualche problema. I Celts però si rimboccano le maniche e provano, seppur senza esagerare, a mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. Prima sfiorano il palo, poi Matteo lo centra, finchè da azione di corner viene pescato solo ed insacca facilmente a porta vuota. I Celts vivono il momento migliore, sembrano poter risegnare, un tiro di Pippo viene poi parato in qualche modo dal portiere avversario. Rossano da un minuto di recupero, ne passano almeno altri due, e in questa Aldo perde il pallone, in contropiede la difesa dorme e i Bistrò passano in vantaggio, propio prima del fischio dell'arbitro-organizzatore. 2-1 e cambio di campo, ma la solita ramanzina dell'intervallo non funziona, anzi i Celts accusano duramente il colpo e barcollano come un pugile in difficoltà: azioni davanti sconsiderate, nessuno che torna, e per gli avversari andare in contropiede è un invito che non si può rifiutare. Il tre a uno è un contropiede tre contro uno, chiuso con un tiro che passa sotto le gambe di Ghirarz: è la mazzata decisiva, che compromette la partita dei Celts che sprofondano con il gol del 4-1 in contropiede anche questo, davvero imbarazzante la difesa che si fa battere da uno dei più classici tap-in d'area di rigore. Poco dopo arriva anche il 5-1, con Matteo che non riesce a sbrogliare dall'area un cross regalando il pallone all'avversario che non può sbagliare. 5-1, scala reale (come direbbe Pellegatti) e tutti a casa, Celts che più volte rischiano addirittura di finire al tennis club, mentre le poche occasioni davanti sono sprecate anche con un pizzico di sfortuna. Si chiude con il fischio, addirittura in anticipo, di Rossano, una delle più brutte uscite dei Celts da tempo immemore. Bisogna reagire fin dalla prossima partita contro i Caffè Latte. A fine partita infatti i Celts si isolano dagli altri per riflettere e rinfrescarsi le idee. Si pensa addirittura al ritiro, ma i guerrieri Celtici non si arrendono certo a queste cose.
Pagelle:
Il voto per questa partita è 4, ed è di squadra. Non ci sono distinzioni, anche se logicamente qualcuno ha fatto meglio e altri peggio. Un'umiliazione del genere non merita commenti, se non negativi come questo voto. Forse è la prima volta che viene giudicata la squadra d'insieme, ma penso sia giusto così!